"Per noi la Daunia è identità, origine, radici, persone."
Ci troviamo in Puglia, nell'area settentrionale, in una subregione geografico-culturale che corrisponde alla provincia di
Foggia, fra l'Ofanto e il Fortore.
La coltura dell'olivo è un elemento che caratterizza la Daunia e alle sue genti è affidato il compito di conservazione della
biodiversità e tutela dell'area rurale.
Gli uliveti, sacri al popolo Dauno, sono un dono del passato al nostro presente, sul quale stiamo investendo per dargli valore e
offrirlo alle nuove generazioni nella sua integrità, autenticità, nella lussuria dei suoi alberi e nell’unicità delle sue varietà.
L'olio DOP Dauno è il nostro tesoro, l’oro verde dei Dauni. La sua valorizzazione è per noi un volano di sviluppo del nostro territorio.
Parleremo di olio evo DOP Dauno quando proviene da uno dei seguenti territori: Alto Tavoliere, Basso Tavoliere Gargano e Sub-Appennino e rispetta le condizioni e i requisiti stabiliti dal disciplinare di Produzione.
Sulla nostra etichetta potremo leggere la denominazione di origine controllata "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica
Alto Tavoliere. In questo caso l'olio extravergine proviene da uliveti la cui cultivar prevalente è la Peranzana o Provenzale,
in misura non inferiore all'80%. (Cfr. Art.2 del disciplinare ). La Peranzana è una cultivar pura, originariamente viene
dalla Provenza. Chiamata Peranzana per una trasformazione dialettale di "Provenzale".
Fu introdotta nella Daunia da Raimondo di Sangro verso la metà del 1700. La famiglia di Sangro era una delle famiglie più importanti
d'Europa, aveva legami di parentela con i Borboni di Spagna e di Francia, con i Duchi di Borgogna e vantava una discendenza da Carlo
Magno. Raimondo fu Principe di San Severo e Duca di Torremaggiore e fu lui a introdurre la PERANZANA nei suoi possedimenti siti nel
triangolo territoriale: San Severo – Torremaggiore – San Paolo di Civitate.
• colore: dal verde al giallo;
• odore: di fruttato medio con sensazione di frutta fresca e mandorlato dolce;
• sapore: fruttato;
• impiego ideale: pinzimonio, insalate, bruschette, sia a crudo sia in cottura per piatti dal gusto
deciso, zuppe, carni o pesci grigliati.
Quando sull'etichetta la denominazione di origine controllata Dauno è accompagnata dalla menzione geografica Basso Tavoliere,
il nostro olio extravergine è stato ottenuto dalla varietà di olivo Coratina presente negli oliveti in misura non inferiore al 70%
(Cfr. Art.2, 2 del disciplinare).
Denominata Cima di Corato o Racioppo è di origine molto antica. Si ritiene che sia nativa del territorio del comune di Corato, da cui
prende il nome, in provincia di Bari. È la cultivar fra le più ricercate ed apprezzate, soprattutto per qualità e proprietà
organolettiche nutrizionali e il suo gusto spicca nell'olio extravergine prodotto.
• colore: dal verde al giallo;
• odore: di fruttato;
• sapore: fruttato con sensazione leggera di piccante e amaro;
• impiego ideale: paste e minestre dai sapori decisi, piatti di verdure cotte e carni alla brace o
arrosto.
Sulle etichette nella nostra DOP potremo leggere la denominazione di origine controllata Dauno, accompagnata dalla menzione geografica Gargano. L'olio extravergine di oliva è ottenuto dalla varietà di olivo Ogliarola Garganica presente negli oliveti in misura non inferiore al 70%. (Art. 2, 3).
• colore: dal verde al giallo;
• odore: di fruttato medio con sensazione erbacea;
• sapore: fruttato con retrogusto sensazione mandorlato;
• impiego ideale: a crudo su piatti di pesce, specialmente delicati, verdure sia crude sia
cotte, crostacei, frutti di mare, salse delicate.
La zona di produzione delle olive destinate alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine controllata “Dauno” accompagnata dalla menzione geografica Sub-Appennino comprende, in provincia di Foggia, tutto o in parte, il territorio amministrativo dei seguenti comuni: Accadia, Alberona, Anzano di Puglia, Ascoli Satriano, Biccari, Bovino, Candela, Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia,Castelnuovo della Daunia, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Celenza Valfortore, Celle S.Vito,Deliceto, Faeto, Lucera, Monteleone di Puglia, Motta Montecorvino, Orsara di Puglia, Panni, Pietra Montecorvino, Rocchetta S. Antonio, Roseto Valfortore, S. Marco la Catola, S. Agata di Puglia, Troia, Volturara Appula, Volturino. Tale zona è delimitata dai confini amministrativi dei comuni citati ad esclusione del territorio amministrativo del comune Castelnuovo della Daunia, relativo alla contrada Monachelle, che risulta inserito nella menzione geografica aggiuntiva "Alto Tavoliere".